Chiesa della Madonna della Pietà
Il santuario della Madonna della Pietà, costruito probabilmente intorno al 1662, è posto a sud dell’antica Rocca Ferdinandea, in un luogo denominato “pigna”, che si eleva sull’ampia vallata del Neto. Nel 1742, al tempo della formazione del Generale Catasto Onciario, la chiesa della pietà possedeva una casa in località “Li Cinti”, un’altra casa che dava in affitto e una grotta. Il paesaggio intorno, interrotto da tratti argillosi e da una dolce mescolanza d’uliveti e pascoli boschivi, è incontaminato e mantiene ancora intatte la flora e la
fauna. Infatti, folti boschi di querce, abeti marini e agrifogli favoriscono la sopravvivenza delle specie che vi abitano: tassi, volpi, scoiattoli, falchi pellegrini, gheppi, gufi, civette, corvi, talpe, ricci, ramarri, farfalle, donnole.
La chiesa ha una struttura sobria sovrastata da un campanile a vista.
La chiesa ha una struttura sobria sovrastata da un campanile a vista.
Vi si entra per mezzo di un
portale ad arco in pietra. L’interno custodisce la statua professionale della Madonna della Pietà, restaurata
nel 1933 a Lecce: la scultura riflette una sintesi di spiritualità e idealizzazione della realtà perché lo scultore
si mostra attento ai moti interiori delle figure. Il coinvolgimento della composizione che scaturisce
dall’espressione della Madonna, rivolta verso il corpo abbandonato di Cristo morto, è affidato al dinamismo
sia delle forme corporee sia delle pieghe dei tessuti.