Grotte Rupestri
In origine il paese sorgeva più a Sud-Ovest nella contrada, ancora oggi, detta Rocca Vecchia. Tuttora del vecchio centro abitato rimangono soltanto delle suggestive grotte, insediamenti rupestri di origine magno- greca, scavate nella collina.
Esse, presentano una grande varietà di forme e sono distribuite su tre colline: tra la collina centrale e l’ultima si scorge il canyon naturale che si conserva secondo l’originario aspetto e mantiene, ancora, il lastricato della strada che vi s’incunea, presentando al viaggiatore uno scenario molto suggestivo delle grotte che vi si affacciano. Considerando che le grotte costituiscono la prima forma di ricovero utilizzata dagli uomini in età remota, si ipotizza una frequentazione del sito già a patire dalla preistoria con una rioccupazione nelle epoche successive: tale ipotesi è suffragata dalle testimonianze delle attività
umane che hanno lasciato segni indelebili sulle pareti interne delle grotte e le loro stratificazioni. A tal riguardo segnaliamo la presenza di una cisterna ipogea localizzata nella collina centrale, coperta da una volta a botte e realizzata in muratura con una tecnica tipicamente romana, ma anche di segni cruciformi, un dipinto, un graffito e uno stemma realizzato con croci ritrovati in una grande grotta, abitata probabilmente
dai monaci basiliani in epoca medievale.
Durante gli anni, sono stati realizzati interventi conservativi e lavori per la tutela e la valorizzazione del sito, proprio con l’intento di creare nel Comune di Rocca di Neto un Parco-Itinerario Archeologico dotato di tutte le caratteristiche richieste, il che lo rende non solo proponibile
ma addirittura fondamentale per lo sviluppo turistico della fascia silana-ionica-crotonese. La grotta più grande, inoltre, è stata inglobata in una struttura architettonica costruita ex novo e può essere adibita ad usi culturali come mostre, convegni, seminari, sala video-proiezione ed altro ancora.